lunedì 24 dicembre 2007

Come la risacca


Ci si sente come la risacca che porta via e trascina senza senno la proposta di un senso alla vita di ogni giorno.
Ci si sente come la pressione del timpano che imperterrito riporta l'olezzo sonoro dei nostri corpi in movimento.
Ci si sente avvolti da una patina che la corporazione cristiana ci cosparge sul capo in anni di ipocrisia senza tregua.
Ci si ritrova a sperare che le giornate prendano senso da sole o per lo meno che finiscano senza grossi intoppi.
Ci si ritrova senza acqua sulle labbra e ancor più grave senza sete.
Ci si trova soli nel proprio sguardo di fronte ad uno specchio che riflette solo torri liquefatte di umanità in dissoluzione sotto il tetro sole della miriade umana.
Ci si trova anche se solo per pochi istanti lucidi e poi...
...ci si riperde nell'oblio quotidiano.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' l'influenza che ti ha messo tutta questa allegria?

Namko ha detto...

L'allegria e' solo espressione di uno stato d'animo.
Un animo allegramente triste e' cosa rara come i brufoli sottopelle sulle tempie che ti fanno credere di avere sempre il mal di testa.

Un arlecchino servitor dei giorni nostri.